Assistenzialismo e autonomia personale non sono solo parole. Identificano e riflettono un comportamento, una modalità di agire.
Nel corso dell’assemblea cittadina del novembre 2022 abbiamo ampiamente affrontato il tema della lettura dei segni dei tempi nell’ottica del carisma del nostro fondatore.
È una riflessione cui siamo chiamati tutti nel nostro agire quotidiano.
La promozione dell’autonomia
L’attuale contesto storico che si colloca nel post pandemia, post crisi economica e post perdita di valori impone ad un’associazione come la nostra di affrontare una serie di cambiamenti. Primo tra tutti quello di tradurre le nostre attività istituzionali in veri e propri progetti di welfare che trasformino la tipica impostazione di tipo assistenziale (un problema da risolvere) in un processo di promozione dell’autonomia dei soggetti/famiglie presi in carico, anche attraverso il supporto sinergico costituito dalle reti territoriali tra operatori del terzo settore.
Un primo spunto di riflessione nasce dalla consapevolezza che una parte delle persone che le singole conferenze incontrano, certamente si trova in una fase difficile della propria vita ma, spesso sono individui che, per condizione ed età, sono in grado di essere autonomi, produttivi, membri attivi della società se adeguatamente supportati.
È altresì vero che vi sono anche molte situazioni nelle quali l’assistenza è un requisito indispensabile perché chi si rivolge a noi ha una condizione personale tale da impedire di raggiungere una seppur minima forma di autonomia ed in questi casi ovviamente la progettualità sulla persona deve tenerne conto anche con riferimento agli strumenti assistenziali e giuridici a disposizione (ad esempio il ricorso all’amministrazione di sostegno).
Si tratta di un processo che richiede tempo ed impegno, una sfida da raccogliere con la consapevolezza che non siamo soli, possiamo contare su una rete di confratelli e le consorelle che si estende ben oltre alle nostre conferenze di appartenenza.
Il primo passo
Ogni grande cambiamento necessita di un primo passo.
Il nostro sarà trovare un aggettivo differente da ASSISTITO per riferirci alle PERSONE che entrano in relazione con noi perché se è vero che
“Le parole possono ispirare. E le parole possono distruggere. Scegli bene le tue”.
Robin Sharma (Autore, esperto di sviluppo personale e di leadership)
Il potere delle parole
Perché cambiare le parole? Perché il potere delle parole è immenso.
Fino a quando faremo riferimento a termini quali ASSITITO continueremo a perseguire la fase dell’accudimento (cura, assistenza, dedizione, badare, incaricarsi, provvedere etc) e non quella dell’AUTONOMIA (indipendenza, autosufficienza, autodecisione, autodeterminazione, libertà etc.).