Società San Vincenzo De Paoli

Il giardino di Ozanam

Il giardino di Ozanam a Treviglio (Bg)

Il giardino di Ozanam: il Progetto della Conferenza di Società di San Vincenzo De Paoli di Treviglio per i bambini in età scolare con situazioni familiari difficili.

Il periodo storico in cui stiamo vivendo è caratterizzato da profondi cambiamenti socio-culturali, da un sempre più innovativo e veloce sviluppo tecnologico e da condizioni di vita maggiormente frenetiche e stressanti. Queste trasformazioni epocali hanno un inevitabile effetto sulla famiglia, sul rapporto genitori e figli. Si è passati oggi dalla famiglia con “un ruolo normativo” in cui si trasmettevano principi morali e norme sociali, alla famiglia “affettiva”. orientata a negoziare tutto e a soddisfare i bisogni individuali dei figli, a evitar loro frustrazioni e sofferenze.
“Le madri, i padri, i nonni, la famiglia nel suo insieme, nel suo ruolo educativo primario” – ha detto Papa Francesco – “ha bisogno di aiuto per comprendere nel nuovo contesto globale, l’importanza di questa fase iniziale, per essere pronti ad agire di conseguenza”. Una delle forme fondamentali per migliorare la qualità dell’educazione a livello scolastico è favorire una maggior partecipazione delle famiglie e delle comunità locali nei progetti educativi. “Perciò nell’educazione scolastica”, commenta il Papa “non deve mai mancare la collaborazione tra le diverse componenti della stessa comunità educativa”.

IL GIARDINO DI OZANAM

La Conferenza di Società di San Vincenzo De Paoli di Treviglio ha attivato dal 2008, al suo interno, un gruppo di confratelli e volontari perché dedicassero il loro tempo pomeridiano al sostegno di bambini in età scolare con situazioni familiari difficili. L’idea, nata quale risposta vincenziana a povertà che emergono tuttora nella società attuale, si allinea alla volontà del Fondatore e alle emergenti difficoltà educative delle famiglie.
Il progetto vuole rispondere ad alcune necessità dei bambini prevedendo per loro momenti formativi che non si limitino alla sola esecuzione dei compiti assegnati a scuola, ma soprattutto offrendo spazi in cui possono trovare adulti che li accolgono, e li ascoltano. Tale disponibilità offre l’opportunità di entrare con discrezione e gradualità in un rapporto confidente anche con le famiglie, che vengono coinvolte nella presa visione dell’attività scolastica.
Il clima familiare e di accoglienza porta le famiglie ad aprirsi e confidare le proprie difficoltà per trovare insieme positive risoluzioni. Il rapporto personale fatto di compartecipazione e condivisione è obiettivamente “una Visita al povero” ripensata per essere attuale con i tempi. Infatti oggi la Visita è più difficile che non in passato, perché il sistema di vita e le povertà sono cambiate.

PERSONALE FORMATORE

Il gruppo di volontari vincenziani, in costante contatto con le famiglie e su segnalazione delle insegnanti, accoglie e accompagna fino alla quinta classe elementare i bambini che si trovano a vivere soli l’esperienza scolastica per particolari problematiche inerenti la famiglia.
Il rapporto uno a uno vuole appunto ricreare un ambiente familiare positivo adattando obiettivi e strategie ai bisogni e alle caratteristiche di ciascun bambino dopo averli concordati con le insegnanti. Ogni pomeriggio, dopo la scuola, i volontari fanno merenda con i bambini, li ascoltano, li aiutano nello studio, nell’esecuzione dei compiti e giocano insieme. Attraverso l’accoglienza, il dialogo, il gioco, costruiscono un contesto relazionale positivo nel quale i bambini si sentono liberi di esprimersi così da poter apprendere con più facilità.
Dove necessario è richiesta la collaborazione con i servizi sociali per particolari problematiche familiari. Le richieste delle famiglie e le sollecitazioni delle insegnanti per trovare sostegno a famiglie in difficoltà sono numerose, ma le risorse di volontari hanno limitato finora la presenza al Giardino ad un numero ristretto di bambini.
Quest’anno sono presenti due bambini seguiti da 8 volontari che dedicano un pomeriggio ciascuno. L’iniziativa è sostenuta dalla generosità dei volontari e da quelle persone che, condividendo le finalità della San Vincenzo e gli obiettivi del progetto, aiutano nelle opere di mantenimento dei locali, nell’acquisto dei generi alimentari e nel pagamento delle utenze.

LUOGO
Tale esperienza si realizza presso l’Aula del Centro Cattolico Parrocchiale n° 30.

TEMPI
Quattro giorni la settimana dalle 15:30 alle 17:30.