Società San Vincenzo De Paoli

La cruna

La cruna: non solo sartoria con la Conferenza di Treviglio

Con la Conferenza San Martino in Treviglio è attivo dal 2017 il progetto “La Cruna”, che coinvolge donne di diverse nazionalità dando loro opportunità di formazione e autonomia.

“La cruna” e le sue finalità

Il mondo contemporaneo sta cambiando in moltissimi aspetti e questi cambiamenti richiedono a tutti indistintamente, Vincenziani e non, una capacità di adattamento, una maggior disponibilità all’ascolto e all’accoglienza: sfide educative considerate da Papa Francesco le più importanti del momento.

Il compito educativo è una missione chiave: ogni Vincenziano è consapevole che colui che si trova in difficoltà ha bisogno di aiuti materiali, ma anche e soprattutto di accompagnamento, guida nel momento del disagio. L’ambito di intervento in cui la Conferenza San Vincenzo intende operare è quello riguardante l’aiuto a donne in difficoltà, italiane o straniere, con lo scopo di insegnare loro l’arte sartoriale in un ambiente legato al cucito, dove si utilizzano materiali tessili di recupero e non, strumentazioni e macchine da cucire smesse da privati. A questo proposito si è concordato con l’Armadio Parrocchiale, gestito dalla Caritas con la quale la Conferenza collabora, di poter utilizzare scampoli di tessuto nuovi e capi di abbigliamento nuovi o seminuovi consegnati da cittadini e negozianti.

Gli abiti potranno essere riparati, rivisitati dalle utenti, sotto la guida del personale formatore per confezionare nuovi capi di abbigliamento secondo il proprio gusto o la propria necessità. Tale modalità di operare è inoltre un bel modo per sensibilizzare la cittadinanza verso i temi del riuso e dell’impegno sociale.

L’iniziativa vuole offrire alle donne un’importante occasione di crescita e riscatto sociale che potrebbe anche concretizzarsi in opportunità di lavoro. L’incontro col bisognoso è finalizzato a ridare dignità alla persona, trasmettendo conoscenza, modi di fare, valori. Attraverso questi canali si vuole realizzare quel cammino educativo che è il cuore del progetto.

Il personale formatore

Il progetto ha avuto inizio nel 2017, accogliendo un gruppo di signore italiane, precedentemente operanti in un laboratorio di cucito dell’associazione “Amici dell’opera Canossiana” da poco scioltasi.

Una sarta responsabile guida le utenti, interviene in tutte le fasi di lavorazione necessarie per la realizzazione di capi di abbigliamento, mentre una seconda figura cura e risponde alle richieste di intervento. L’adesione alla conferenza San Vincenzo ha permesso loro di continuare l’attività sartoriale non solo per mantenere quei rapporti di amicizia maturata negli anni, ma per ricevere e coinvolgere le nuove utenti con uno spirito di fraterna accoglienza. Questo particolare lavoro manuale predispone infatti a scambiarsi idee e a parlare della vita in modo importante. Mentre le mani realizzano un manufatto, anche i pensieri emergono con una certa fluidità, i problemi si dipanano e, a volte, si trova insieme una soluzione. Si affina la capacità di ascolto e prende forza il bisogno di essere ascoltati: si vivono così momenti di comunione che il cucire silenzioso permette di creare.

Il progetto accoglie undici signore italiane e, da quest’anno, dodici signore straniere desiderose di acquisire gli elementi base dal cucito sotto la guida di due sarte che donano il loro tempo e la loro competenza per offrire autonomia lavorativa in ambito familiare.

Dove trovi “La cruna”

Il luogo dove si realizza tale esperienza è l’aula del Centro Cattolico Parrocchiale n° 30, provvista di adeguato arredamento e strumentazioni varie predisposti dalle volontarie dell’Associazione Amici dell’Opera Canossiana.

Le operatrici producono manufatti senza fini di lucro, ma per necessità familiari e per la comunità parrocchiale.

Quando

Il martedì dalle 15:00 alle 18:00 si incontrano le donne che hanno acquisito una buona padronanza sartoriale. Il venerdì dalle 09:00 alle 11:00 si incontrano coloro che devono apprendere gli elementi base del cucito.

Modalità di individuazione delle utenti

Si lavorerà in collaborazione con altre associazioni che segnalano donne che richiedono tale servizio.

 

“Ricoprire il mondo di una rete di carità”

“Dio si compiace soprattutto di benedire ciò che è piccolo e impercettibile. L’albero nella sua semenza, l’uomo nella sua culla e le opere buone nella timidezza dei loro inizi” Antonio Federico Ozanam lo scrive alla futura moglie in una lettera del 1 maggio 1008.