
“Il corpo in gioco”: il laboratorio di gioco in movimento per genitori e figli
Il laboratorio “Il Corpo in Gioco” è uno spazio di gioco creativo ideato e condotto dalla dott.ssa Maria Paola Rimoldi. E’ stato proposto dall’Aprile 2022 alle famiglie seguite dalle Conferenze del quartiere Città Studi del Consiglio Centrale di Milano.
La dottoressa è DanzaMovimentoterapeuta e supervisore APID® (Associazione Professionale Italiana DanzaMovimentoTerapia), counselor trainer FAIPcounseling, ai s. della legge 4/2013, educatrice del movimento somatico.
Il laboratorio ha come obiettivo quello di riscoprire e rifondare gli schemi di movimento dello sviluppo evolutivo per le possibili ripercussioni positive per lo sviluppo:
- fisico: postura, equilibrio, asimmetrie;
- psicologico: identità, capacità decisionali e di auto affermazione, capacità di scelta e di affrontare la complessità:
- cognitivo: concentrazione, attenzione, difficoltà di apprendimento;
- relazionale.
Desidera accompagnare i bambini nelle diverse tappe del proprio sviluppo e, insieme, i loro genitori nel loro percorso di guida e sostegno per i propri figli.
Per chi
Il laboratorio è dedicato a gruppi familiari omogenei per fasce d’età dei figli (3-6 anni, 7-10 anni). Coinvolge sia i bambini che i genitori o almeno un genitore; preferibile (ove possibile) che sia quello omologo. Questa figura, infatti, ha un ruolo basilare nel percorso di crescita psicofisica e affettiva del proprio figlio/figlia.
Metodologia del laboratorio “il corpo in gioco”
Attraverso esperienze di gioco, di esplorazione e di creatività, si entra in contatto con la propria struttura costitutiva, con le posture e gli schemi di movimento abituali e si scoprono e riorganizzano quelli meno noti e sperimentati.
Ciò per stare meglio con se stessi e con gli altri, per dare respiro nuovo alle potenzialità fisiche, mentali e psichiche che sostengono il nostro modo di percepirci come individui che esistono, vivono, si relazionano e agiscono nel mondo.
Un luogo di incontro
Il laboratorio vuol essere anche l’occasione per permettere a famiglie di provenienza e culture diverse di incontrarsi, confrontarsi e comunicare su un piano di parità e secondo principi ispirati a un modello inclusivo. A partire dal movimento, che ci accomuna tutti, e dalla dimensione affettiva specifica della comunicazione genitori-figli.
Si propone inoltre come luogo dove riformulare e rielaborare i principi primi del movimento, le loro connessioni con le emozioni e le esperienze individuali, favorendone l’emersione naturale. Tanto nei piccoli quanto negli adulti. Così da incontrarsi su un terreno comune, nel pieno rispetto dei tempi, dei bisogni e delle specificità di ciascun partecipante.